Come emissario estero, vi sono diversi fattori da considerare quando si cerca un alloggio a New York City. Ovviamente la posizione rientra nella massima considerazione e con un inventario degli alloggi così abbondante a Manhattan, trovare la soluzione perfetta dovrebbe essere semplice, giusto? Non esattamente.
È assolutamente indispensabile comprendere il tipo di proprietà che si vuole comprare. Ad esempio, le soluzioni abitative a Manhattan in cooperativa sono praticamente vietate all'acquirente che appartiene a un corpo diplomatico, a causa del modo in cui le cooperative operano. Quando si cerca di acquistare un locale in cooperativa (co-op) va presentata una domanda per l'approvazione a un consiglio di proprietari esistenti - e poiché gli acquirenti stranieri sono spesso considerati un inconveniente, le loro domande sono quasi automaticamente respinte. A volte ciò è dovuto alle difficoltà nel condurre controlli approfonditi sui compratori stranieri. Si potrebbe pensare che questa logica non venga applicata ai diplomatici, dal momento che quelli in servizio all'estero sono soggetti di default a controlli estremi. Purtroppo ciò non accade: la realtà è che la commissione di una cooperativa può rifiutare una candidatura senza alcuna spiegazione o confronto.
Dopo aver escluso le cooperative dal pool di opzioni, la formula "condominio" (condo) emerge come il tipo di alloggio più appropriato per i cittadini stranieri a Manhattan. Tuttavia, si può andare incontro a ostacoli anche in questo caso, sotto forma di regolamenti condominiali che vietano le vendite ai diplomatici. Nel caso invece in cui i diplomatici siano i benvenuti, l'acquisto come cittadino straniero può comunque comportare un'altra serie di impedimenti; le difficoltà poi aumentano quando si cerca una soluzione in affitto. Anche il più ricco dei clienti stranieri può dover venire incontro a degli ostacoli durante la procedura di locazione, di solito a causa della mancanza di una storia creditizia consolidata negli Stati Uniti. Per coloro che non sono in grado di soddisfare tali requisiti, i proprietari a volte consentono a chi fa richiesta di aggirare questa lacuna con un leasing a condizioni specifiche. Questo di solito significa pagare un pesante acconto, fino a un massimo di un anno di affitto, oltre alle spese standard e al deposito cauzionale, e tutto in anticipo. Per molti proprietari, tuttavia, lo status di diplomatico è di per sé un fattore negativo. Infatti non è raro che nelle inserzioni si trovi anticipatamente una clausola "No diplomatici". Alla fine, i proprietari sono semplicemente cauti nel trattare con inquilini che hanno l'immunità diplomatica dal momento che li percepiscono al di fuori della portata della legge, sebbene sia una paura che a volte deriva dalla disinformazione. Indipendentemente dal fatto che tale malinteso sia uno dei motivi, gli ostacoli che ne risultano comunque restano.
Data la complessità della situazione, rivolgersi all'expertise di un agente intermediario che abbia una profonda conoscenza del mercato immobiliare adatto ai diplomatici è un importante risparmio di tempo, il che può equivalere alla fine a un risparmio economico. La conoscenza che possiede un team di intermediazione immobiliare informato ed esperto - un team che comprende appieno le sfide che deve affrontare l'acquirente diplomatico - è la chiave per garantire un cammino senza intoppi nel processo di locazione o acquisto. Il nostro team di brokers multilingue è esperto nella fornitura di soluzioni abitative e con una conoscenza approfondita del mercato immobiliare nell'area in prossimità delle Nazioni Unite sa individuare le migliori proprietà del caso e le migliori strategie di acquisto da impiegare. Grazie alla nostra esperienza abbiamo accumulato le capacità e il know-how necessari per guidare i diplomatici nel trovare il giusto alloggio e lo facciamo tenendo presente la felicità e la soddisfazione del cliente come obiettivo finale.